Da "STANDARD COLTRANE" - John Coltrane -

 

Fin dalle sue prime registrazioni per la sua etichetta discografica, con il Miles Davis Quintet, fu chiaro che Coltrane stava facendo della musica davvero sorprendente e piuttosto insolita. Oggi con Cecil Taylor e Ornette Coleman, egli è la forza trainante dell'avanguardia jazz. Questa registrazione attesta una fase particolarmente importante dell'evoluzione di Coltrane, ma è molto di più di una curiosità storica, perché in tutti gli stadi della sua crescita è stato un musicista veramente eccelso, sempre al lavoro, in grado di elevare il livello musicale.

Dei problemi nascenti dal contatto con il gruppo di Miles Davis che Coltrane inevitabilmente dovette affrontare sino alla fine di quella fruttuosa unione (questo disco fu registrato in quel periodo), se ne trova traccia in questa incisione. Eppure ascoltate le battute di apertura del secondo ritornello in I'll Get By, un esempio tagliente e straziante del modo in cui l'artista affronta il dolore inflittogli dal contrasto con due realtà.

C'era infine, un solo modo per mezzo del quale Coltrane poteva suonare, e cioè abbandonare l'idea di perseguire la sua immaginazione. Il fatto che lungo la sua strada si fece dei nemici tra i primi sostenitori, indica solo che questi erano incapaci di riconoscere e accettare le amare verità tipiche della metà di questo secolo. Per Coltrane il problema risiede in queste. Cecil Taylor, parecchi anni fa, disse che Coltrane possiede una particolare sensibilità per "l'isterismo dei tempi nostri". Ed il fatto che Coltrane abbia iniziato a capire e a trasmettere l'agitata e ribollente vitalità del mondo contemporaneo, è per lui una liberazione e un ridimensionare il problema stesso.

Inoltre quando incise questo disco, si trovava nel mezzo della lotta per liberarsi da tutto ciò, e le intrinseche bellezze frutto della ricerca interiore, che qui si possono trovare, sono molteplici. Coltrane è sempre stato uno straordinariamente attivo esecutore di ballate. Don't Take Your From Me e Invitation, offrono assoli ricchi di melodia e di elevata sensibilità. Sono letteralmente assoli che parlano, e la loro straordinaria sensualità, la si può trovare in tutta la musica di Coltrane. Fece un largo uso delle possibilità offerte dalle tonalità ricavate dalle timbriche della voce umana, il cui grado d'intensità e le sfumature, sono ciò che confermano o smentiscono l'apparente significato delle parole, il che è un aspetto molto importante del suo pressante sound, così singolare. Naturalmente, in seguito, lo scambio con Eric Dolphy consistette, tra l'altro, nell'aumentare la sua consapevolezza circa le nuove possibilità ed il loro utilizzo.

Qualche cosa d'altro dev'essere detto sullo slancio lirico di Coltrane in questo disco. Sfortunatamente, la maggior parte di noi si misura in funzione della timidezza piuttosto che in quella del coraggio, e quindi le nostre emozioni sono spesso filtrate dai sentimenti e dall'immaginazione. La sentimentalità è il prodotto di tale timidezza, e se ciò è facile da raggiungere ed è divertente abbandonarvisi, è anche sintomatico di un reale rifiuto della vita. Quella di Coltrane è pregna di un entusiasmo straordinariamente ribollente, e non è certo priva di romanticismo. Ed è esaltante perché manifesta la passione e la sorpresa di un'esperienza totalmente compresa e fatta propria. Ciò spiega perché le canzoni di Coltrane siano moderne, e perché quelle di Frank Sinatra, così almeno si dice, non lo siano.

Gli altri brani, I'll get By e Spring Is Here, saturi di vitale musicalità, sembrano, in numerose parti, avere delle ambivalenze, molte delle quali enfatizzate dalla sezione ritmica. Vivaci come persone e come un gruppo, generalmente si è abituati ad ascoltarle in un certo modo, mentre Coltrane ha iniziato a vederle sotto diversi aspetti. Garland, Chambers e Cobb erano la sezione ritmica di Miles Davis e quindi c'è un'identificazione che nasce da un'esperienza musicale durata per parecchio tempo. E ancora, in molti casi, Coltrane deve porre un limite alla sua indagine, perché quando ne introduce i risultati, l'intera sezione ritmica lo ostacola, ed egli è costretto a tornare indietro affinché possa essere seguito. Non c'è l'intenzione di screditare i musicisti o la musica, né sarebbe giustificabile, per il genere di tensione che questi contrasti generano, se servissero a estenuare i musicisti, o se fossero fatti per una musica di qualità eccellente che voglia tutti i costi impressionare ed emozionare il pubblico. Avendo detto ciò, è interessante osservare la relativa distensione della sezione ritmica, quando Wilbur Harden sta suonando.

Coltrane ha provocato reazioni di schieramento in ogni momento critico della sua carriera. Più recentemente, la sua musica è stata oggetto di un attacco di disapprovazione. E' stata definita "nichilista", "ripugnante", "anti-jazz". Ma Coltrane è un artista impegnato nella ricerca e nella scoperta o verità, la cui vita è proprio così colma di inimicizie, che sono in definitiva coloro i quali gli si sono scagliati contro, gente contraria all'arte. Se la sua musica è diventata sgradevole per qualcuno, non è sua la responsabilità di farsi capire. Turbamenti derivanti dall'incapacità di saper comunicare, hanno indebolito più di qualche artista. Coltrane vede questo genere di preoccupazione diversamente. Nell'Aprile del 1962 disse a Don DeMichael del Down Beat:

"Penso che la cosa più grande che un musicista possa fare, sia quella di dipingere per il pubblico le meraviglie che si conoscono e percepiscono. Questo è per me il senso della musica; è solo un altro modo per dire che il mondo in cui viviamo è grande e magnifico, che è un dono, e il poterlo comunicare, è un esempio di quanto esso sia splendido e di quanto noi ne facciamo parte. Questo è ciò che vorrei fare. Ritengo, che questa sia la cosa più grande che un uomo potrebbe realizzare nella sua vita, e che tutti, in qualche modo, dovremmo provarci. Per un musicista la strada è quella della musica".

Penso che questa lucida esposizione sia migliore di qualsiasi proposito e di qualsiasi decisione nel campo dell'arte e ritengo che Coltrane sia in grado di portare a termine questo progetto e che soddisferà questa richiesta.

 

—Robert Levin

 

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